L’effetto dell’uso dello smartphone su sforzo mentale e apprendimento

Le conseguenze in termini di apprendimento e concentrazione ci sono, ma è possibile contenere gli effetti negativi degli smartphone

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Tutti noi usiamo lo smartphone ogni giorno ma che impatto ha il suo uso prolungato sulle nostre capacità cognitive, in particolare sullo sforzo mentale, l’apprendimento e la creatività?

Gli effetti si notano a scuola, sul lavoro e nella quotidianità. Con questo articolo si analizzeranno tali aspetti, prendendo spunto dallo studio condotto da Jaan Aru e Dmitri Rozgonjuk e che cosa si può fare.

Lo sforzo mentale e l’uso di smartphone

Il nostro cervello non può fare tutto contemporaneamente, quindi deve scegliere tra le varie attività che possiamo compiere.

Per esempio, un bambino che è a casa da solo ha tante opzioni: può leggere un libro, uscire, fare esercizio, suonare la chitarra, finire i compiti, giocare ai videogiochi, guardare i social o mandare messaggi.

Ma siccome non può fare tutto insieme, il cervello deve decidere cosa è meglio in quel momento: per farlo, fa un confronto tra costi e i benefici di ogni opzione e sceglie.

The Effect of smartphone use on mental effort
FONTE / Credits: Jaan Aru and Dmitri Rozgonjuk “The Effect of smartphone use on mental effort, learning, and creativity” Trends in Cognitive Sciences, October 2022, Vol. 26, No. 10

Ci sono diversi motivi per cui lo smartphone rispetto ad altre attività ha un rapporto di costi-benefici più favorevole, ad esempio ogni nuova cosa che vediamo – un video, un post, un commento – può fungere da ricompensa proprio perché le novità attivano nel cervello il circuito reward (della ricompensa).

Inoltre, i social media rendono questa esperienza ancora più coinvolgente perché aggiungono anche l’aspetto sociale: ricevere like, condivisioni e visualizzazioni ci può far sentire apprezzati.

Studi recenti hanno scoperto che l’uso dei social da smartphone è legato a una minore attività della dopamina in un’area del cervello coinvolta nella formazione delle abitudini.

In pratica, ogni volta che usiamo il telefono e riceviamo una ricompensa, il cervello impara ad associarlo a un’esperienza piacevole, rendendolo un’abitudine difficile da controllare.

Così, lo smartphone finisce per distrarci anche quando non vogliamo, interrompendo il nostro pensiero e la concentrazione.

L’impatto sull’apprendimento

Quando studiamo o lavoriamo, il telefono può essere un ostacolo. È stato dimostrato che le attività interrotte a causa delle notifiche push sono correlate a un approccio all’apprendimento più superficiale, anche per sviluppare qualsiasi hobby o abilità, in quanto viene meno lo sforzo cognitivo costante per un lungo periodo di tempo.

Inoltre, l’uso frequente dello smartphone durante le attività di apprendimento interferisce con la memorizzazione a lungo termine e l’accesso immediato alle informazioni riduce la necessità di elaborare attivamente i contenuti riportando anche delle ripercussioni sul pensare in modo creativo e divergente.

Se le persone fanno meno sforzo mentale per imparare cose nuove in un certo ambito, avranno anche meno possibilità di essere creative in quel campo.

Che cosa si può fare per contrastare gli effetti negativi dell’uso prolungato di smartphone e tablet?

Vietare l’uso degli smartphone non è una soluzione realistica. Secondo Jaan Aru e Dmitri Rozgonjuk dobbiamo abbassare il valore costi-benefici dell’uso dello smartphone, aumentare il valore costi-benefici di altri comportamenti alternativi o fare entrambe le cose.

Studi recenti hanno scoperto che, se le persone ricevono una ricompensa per l’impegno in un compito mentale, tendono a scegliere compiti più difficili in futuro.

Questo significa che a scuola, a casa e come società, dovremmo dare a bambini e ragazzi più opportunità di esercitare uno sforzo, valorizzando e premiando il loro impegno, non solo il risultato finale.

Oltre a ciò, spesso non ci si rende conto degli effetti negativi della tecnologia, quindi è utile fare informazione sui rischi di un uso eccessivo.

Un modo pratico potrebbe essere mostrare riepiloghi settimanali del tempo speso sul telefono e di come si avrebbe potuto usarlo diversamente. Studi recenti suggeriscono che piccoli suggerimenti e promemoria possono aiutare a ridurre l’uso dello smartphone.

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Quindi, l’uso abituale e dirompente dello smartphone potrebbe ostacolare la capacità di esercitare uno sforzo prolungato avendo delle conseguenze sulla concentrazione e sull’apprendimento, ma con delle accortezze si possono contenere gli effetti negativi.

Un limite potrebbe essere la difficoltà nel valutare lo sforzo cognitivo prolungato in laboratorio con test standardizzati, rendendo complicato studiare direttamente l’effetto dell’uso abituale dello smartphone sull’apprendimento.

Leggi anche “Assertività, come dire di sì a se stessi” e “Come aiutare i bambini a gestire le emozioni

Bibliografia

Clay, G. et al. (2022) Rewarding cognitive effort increases the intrinsic value of mental labor. Proc. Natl. Acad. Sci. U. S. A. 119, e2111785119

Jaan Aru and Dmitri Rozgonjuk “Theeffect of smartphone use on mental effort, learning, and creativity” Trends in Cognitive Sciences, October 2022, Vol. 26, No. 10

Rozgonjuk, D. et al. (2019) Fear of missing out is associated with disrupted activities from receiving smartphone notifica tions and surface learning in college students. Comput. Educ. 140, 103590

Westbrook, A.etal.(2021) Striatal dopamine synthesis capacity reflects smartphone social activity. iScience 24, 102497

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