Nel DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition), non è presente una diagnosi specifica per la “dipendenza affettiva” come categoria a sé stante, a causa dell’insufficienza di dati sperimentali a supporto di tale categoria diagnostica.
Tuttavia, essa viene classificata tra le “New Addiction”, ossia le nuove dipendenze di tipo comportamentale – è chiamata “love addiction” – tra le quali si trovano anche la dipendenza da internet, la dipendenza dal sesso, la dipendenza dallo sport, lo shopping compulsivo, il gioco d’azzardo patologico e la dipendenza da lavoro.
La dipendenza affettiva è un fenomeno emotivo complesso che si manifesta quando un individuo sviluppa un attaccamento eccessivo nei confronti di un’altra persona, al punto da compromettere la propria autonomia e il proprio benessere psicologico.
Questo tipo di dipendenza può manifestarsi in relazioni romantiche, ma anche in rapporti familiari, amicali o professionali. Comprendere le radici di questa problematica è fondamentale per poter affrontare e risolvere la situazione.
Da dove nasce la dipendenza affettiva?
Le cause della dipendenza affettiva possono essere molteplici e spesso affondano le radici nell’infanzia.
Spesso sono collegate a modelli relazionali appresi, che possono includere aspetti quali la mancanza di affetto, l’abbandono o, al contrario, un’eccessiva protezione da parte delle figure genitoriali.
Tali esperienze infantili possono portare il soggetto a ricercare incessantemente approvazione e affetto da parte degli altri, con il conseguente sviluppo di una dipendenza da essi, che induce la persona che ne è affetta a sentirsi incompleta o insoddisfatta in assenza dell’altro.
L’insicurezza emotiva, la bassa autostima e la paura della solitudine sono ulteriori fattori che contribuiscono a questo comportamento.
Inoltre, tendenzialmente, le persone con una forte dipendenza affettiva tendono a scegliere partner che rinforzano le loro paure, perpetuando cicli di relazione malsani, caratterizzati da alti e bassi emotivi.
Spesso, soggetti con questo tipo di dipendenza, ricercano partner da rinforzare, accudire o affiancare, poiché percepiscono che gran parte del significato della loro esistenza è legato alla vicinanza fisica ed emotiva all’altro.
I Segnali della Dipendenza Affettiva: come riconoscerla
Riconoscere i segnali della dipendenza affettiva non è sempre semplice, soprattutto per chi la vive in prima persona. Alcuni tra gli indicatori più comuni includono:
- Eccessiva Preoccupazione: pensare costantemente alla persona amata, sentendosi ansiosi o irritabili quando non si è insieme.
- Sacrificio Personale: mettere esigenze e desideri altrui davanti ai propri, fino a compromettere la propria identità e felicità.
- Bassa autostima: sentimenti di svalutazione e percezione del proprio valore personale fortemente legata all’approvazione del partner.
- Controllo e Gelosia: provare intensi sentimenti di gelosia e di controllo delle attività dell’altra persona, giustificando tale tendenza con la paura di perdere l’altro.
- Attaccamento Eccessivo: difficoltà a passare del tempo da soli, necessità di ricevere continuamente conferme d’affetto. Nell’ambito della teoria dell’attaccamento (Bowlby), si parla di soggetti con attaccamento insicuro ansioso-ambivalente.
- Paura dell’Abbandono: vivere in uno stato di costante ansia per la possibilità che la relazione finisca, portando il soggetto ad avere reazioni eccessive in caso di conflitti.
Gli effetti della dipendenza affettiva possono essere deleteri non solo per persona che ne soffre, ma anche per il partner e la relazione stessa: la mancanza di equilibrio e di rispetto reciproco può portare a conflitti frequenti, fragilità emotiva e, in casi estremi, a situazioni di violenza o abuso.
Gradualmente, la persona dipendente subisce una diminuzione dell’autostima, sviluppa sentimenti di ansia e depressione, cadendo in un circolo vizioso difficile da spezzare.
D’altro canto, anche il partner di un soggetto con dipendenza affettiva può sperimentare emozioni molto spiacevoli, come sentimenti di rabbia, senso di colpa e senso di responsabilità verso l’altro.
In alcuni casi, la pressione e le difficoltà emotive continue possono portare il partner a sentirsi esausto e a considerare la possibilità di allontanarsi dalla relazione.
Affrontare la dipendenza affettiva richiede un percorso di consapevolezza e autocomprensione che, a seconda della gravità della dipendenza, può necessitare il ricorso a percorsi psicoterapeutici.
Il supporto di un professionista permetterà al soggetto dipendente di lavorare sullo sviluppo della propria autonomia, e sull’imparare a stabilire e mantenere confini sani nelle relazioni, così da poterle vivere in modo sereno e rispettoso.
La dipendenza affettiva è una problematica complessa ma affrontabile. Con la giusta consapevolezza e il giusto supporto, è possibile liberarsi da schemi relazionali nocivi e costruire relazioni sane ed equilibrate: la chiave del processo è l’investimento sul proprio benessere emotivo, e la graduale acquisizione di consapevolezza circa il proprio valore, al di là delle relazioni con gli altri.
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