Orientamento Scolastico per studenti, scuola e famiglie: ecco com’è andata

Akoè Formazione ha da poco concluso il Progetto di Orientamento Scolastico rivolto alle classi terze delle scuole Medie Parenzo e Venezze di Rovigo. Ecco com'è andata...

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Akoè Formazione ha da poco concluso il Progetto di Orientamento Scolastico rivolto alle classi terze delle scuole Medie Parenzo e Venezze di Rovigo.

Svolto nel mese di dicembre 2014, in un incontro con i docenti e in un incontro conclusivo assembleare con i genitori degli allievi delle classi coinvolte, il percorso proposto da Akoè è stato costruito ponendo al centro il ragazzo che deve fare la scelta per il suo futuro, il più consapevolmente possibile, coinvolgendo anche tutte le figure educative e formative a lui vicine: i docenti della scuola e la sua famiglia.

Gli incontri con gli allievi

Le tematiche dei due incontri d’aula con gli allievi e le relative attività sono state così suddivise:

  1. motivazione, caratteristiche e attitudini personali, valori;
  2. interessi personali e scolastici, autostima e senso di autoefficacia.

Il primo incontro: motivazione e identità

Nel 1° incontro con gli allievi, si è partiti dalla definizione di motivazione, cioè di quel qualcosa che ci spinge a comportarci in un certo modo sviluppando una veloce analisi personale sui motivi per cui si studia e in particolare perché si preferisce studiare alcune materie piuttosto che altre. E’ seguita una breve discussione di gruppo sulle motivazioni proposte da alcuni studenti.

Si è passati poi a riflettere sulle caratteristiche della persona attraverso il concetto di identità utilizzando un passaggio di Alice nel paese delle meraviglie di L. Carrol. Alice sembra aver perso la sua identità, cioè dell’insieme di immagini, caratteristiche, desideri che ogni persona ha di se stessa. L identità si forma lentamente, fin da quando nasciamo e anche da prima, da quando i nostri genitori hanno scelto di farci nascere. La nostra identità comprende tutta la nostra storia passata, quello che viviamo nel presente e anche ciò che desideriamo fare per il futuro

Le attività legate a questo tema hanno posto i ragazzi di fronte alla riflessione personale sull’immagine che loro hanno di se stessi, frutto dell’incontro di come loro si vedono e come gli altri li vedono. Si è terminata questa parte di lavoro cercando di individuare i valori personali predominanti rispetto all’immagine futura di sé.

Il secondo incontro: interessi e autoefficacia

Il 2° incontro è iniziato con alcune attività legate agli interessi personali, prima, e scolastici, poi. I ragazzi sono stati quindi invitati a riflettere su ciò che interessa loro mettendo insieme l’ambito scolastico (discipline studiate) e quello non scolastico (hobbies, sport, ecc..). L’obiettivo era quello di continuare la riflessione sul sé legata però, questa volta, anche all’ambito più strettamente scolastico.

È stato poi letto uno stralcio, tratto dal romanzo Matilde di R. Dahl. Matilde è una bambina che si ritrova a possedere poteri straordinari.
In particolare riesce a realizzare concretamente ciò che desidera. Si tratta di una storia fantastica che insegna che…

se crediamo di potercela fare nel raggiungere un determinato obiettivo, questo è il primo passo per riuscirci veramente.

Da qui è stato definito il senso di autoefficacia come quell’insieme di credenze e idee che una persona possiede riguardo alle proprie capacità di mettere in atto comportamenti necessari per raggiungere risultati e obiettivi determinati. Le attività proposte erano basate sulla fiducia in se stessi, sulla consapevolezza delle proprie abilità e su quella di apprenderne di nuove.

L’incontro con i docenti

L’incontro con i docenti, ha riscontrato il loro interessamento e coinvolgimento sui temi in argomento, sulle sollecitazioni teoriche e pratiche proposte, riguardanti i diversi aspetti della delicata fase evolutiva dei giovanissimi preadolescenti, chiamati a scegliere per la prima volta un importante tappa del loro futuro.

Attraverso l’interazione continua con i docenti intervenuti, si sono attivati approfondimenti in ordine alle difficoltà che incontrano i ragazzi, dibattuti fra una preferenza dettata dall’appiattimento sulla scelta operata dai pari, dalle spinte dei genitori e dalle indicazioni della Scuola.

L’incontro con i genitori

Nell’incontro conclusivo sono stati condivisi con il gruppo dei genitori i temi trattati nei due incontri con i ragazzi. Anche in questo incontro, che ha visto la partecipazione attiva dei genitori, sono stati attivati approfondimenti di varia natura, dai quali sono emersi i dubbi e le difficoltà che incontrano su come approcciarsi al meglio con i figli, rispetto al tema dell orientamento.In particolare, dalle continue interazioni proposte, è emerso in diversi genitori il dubbio sul tipo di aiuto da offrire ai figli: se preferire un sostegno funzionale a scelte che privilegino più favorevoli scenari lavorativi oppure, se prediligere un atteggiamento più incline a tener conto delle attitudini e propensioni dei ragazzi.

Un ulteriore dubbio sollevato da alcuni genitori, sta nell’aver riscontrato nei ragazzi scelte di Scuole poco impegnative, spesso motivate da facilità o utilità del percorso scolastico proposto. A questi ostacoli che incontrano i genitori nel fornire proposte equilibrate ai ragazzi, si aggiungono, inoltre, le difficoltà a conciliare le indicazioni che provengono dalla Scuola, in alcuni casi ritenute non in linea con le loro aspettative.

Per far fronte in modo proattivo alle situazioni di difficoltà emerse e favorire il miglioramento della relazione interpersonale, si è proposto di privilegiare una modalità efficace di ascolto del ragazzo, che lo valorizzi e che dia importanza ai sentimenti che prova, ai bisogni che esprime e alle speranze che manifesta, per diventare capace di stabilire rapporti di reciprocità.

Considerazioni finali

La domanda di chiarezza e l’esigenza di individuare capisaldi su cui basarsi per affrontare con la necessaria sicurezza l’argomento, che traspare dalle velate richieste di aiuto dei ragazzi e dalle difficoltà più o meno evidenti dei docenti e dei genitori nell’offrire risposte convincenti di aiuto, hanno permesso di mettere in chiaro la consapevolezza del disagio relazionale e di contenuto che in generale tutti gli attori manifestano sul tema.

Gli incontri hanno permesso di approfondire la conoscenza del percorso evolutivo dei ragazzi e, inoltre, di focalizzare meglio le variabili in gioco nella delicata fase di passaggio scolastico, sapendo che tutte vanno affrontate con la necessaria pacatezza e serenità affinché i ragazzi possano respirare un nuovo atteggiamento degli insegnanti e dei genitori nei loro confronti, ricco di autentico e pieno ascolto, capace di offrire un vero aiuto.

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