Sei interessato al Corso CTU-CTP? Ecco cosa devi sapere

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corso ctu ctp cosa sapere per diventare consulente

Dando una panoramica sul corso CTU-CTP, si cercherà di sottolineare l’importanza di questo ruolo, le aree in cui interviene e un accenno alla riforma della Legge Cartabia, la quale ha dato maggior peso e risalto alla figura del Consulente.

L’obiettivo che ci si pone è di dare maggior chiarezza a queste figure professionali, suoi loro compiti, i requisiti e l’iter per riuscire a diventare Consulenti.

Il corso è promosso e organizzato da Akoè Formazione e Servizi.

Master CTU-CTP – Che cos’è e a chi si rivolge?

Il Master CTU-CTP è un corso di formazione per consulente psico-giuridico, sia esso CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) o CTP (Consulente Tecnico di Parte), nella quale vengono combinati aspetti teorici e metodologici per offrire gli strumenti utili a chi svolgerà questo lavoro.

Il Corso si rivolge a psicologi, medici psichiatri, pedagogisti, assistenti sociali, neuropsichiatri infantili, responsabili di comunità educative.

Questo corso risulta utile per i professionisti che vogliono interfacciarsi con il mondo psicogiuridico e hanno l’interesse di diventare Consulenti.

Come si struttura il corso/master?

Il Corso si svolge di sabato, suddividendosi in 4 moduli, per un totale di 104 ore, ognuno dei quali va ad approfondire tematiche con le quali il consulente si ritroverà a lavorare.

L’ultima lezione di ogni modulo è dedicata al laboratorio, nel quale, attraverso la dimostrazione più pratica delle nozioni di teoria, ci si addentra su che cosa vuol dire essere consulente, come va a strutturarsi la consulenza e la relazione (prodotto finale del consulente).

Quali sono i vantaggi nel fare il corso?

Il corso permette di avere una base teorica sui temi che citeremo qui sotto, oggetto del lavoro del Consulente.

A differenza di altri corsi prettamente teorici, un punto forte è proprio il poter sperimentare nel concreto, attraverso video o immagini, il lavoro del consulente, potendo fare le proprie ipotesi e avendo un riscontro sulle tappe da affrontare durante una consulenza.

Differenza tra CTU e CTP

  • Il CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) è un collaboratore del giudice; ha il compito di rilevare quali elementi possono essere utili al giudice per emettere la sua decisione.
  • Il CTP (Consulente Tecnico di Parte) è il collaboratore dell’avvocato della parte; offre all’avvocato i dati per far valere la propria tesi a favore dell’assistito.

Dal punto di vista della Legge

Con la riforma della Legge Cartabia si è posta maggior attenzione alla figura dei Consulenti. Nell’articolo 473 bis. 25 viene indicato come il giudice, nella nomina del CTU, debba “precisare l’oggetto dell’incarico” e scegliere il consulente più adatto alla situazione.

L’articolo 473 bis. 26 prende in oggetto la nomina di un consulente su richiesta delle parti; tale consulente ha come “compito quello di intervenire sul nucleo familiare al fine di superare i conflitti tra le parti, fornire ausilio per i minori e agevolare la ripresa o il miglioramento delle relazioni tra genitori e figli.

In altre parole, il consulente ha il compito di aiutare la famiglia ad affrontare i conflitti interni affinché i rapporti diventino più funzionali per la situazione.

Separazione e divorzio. Strumenti e tecniche sistemico relazionali in ambito psicogiuridico

I temi della separazione, divorzio e l’affido dei minori sono i primi affrontati durante il corso, insieme agli strumenti utilizzati per l’osservazione e la valutazione delle competenze genitoriali e le dinamiche relazionali.

La separazione e il divorzio implicano un processo di separazione dall’altro, sia fisico che psichico, con successivo riconoscimento e riavvicinamento alle parti di sé che erano state collocate nell’altro.

Compito del CTU è quello di valutare le relazioni familiari e dare al giudice gli elementi che gli permettano di prendere una decisione sulla genitorialità che tenga conto dell’interesse dei figli.

Le competenze genitoriali e le dinamiche relazionali possono essere indagate attraverso l’utilizzo di colloqui individuali, di coppia e familiari.

Il minore nei casi di maltrattamento e/o abuso sessuale

Un altro tema del quale il Consulente si occuperà, sarà il minore in casi di abuso o maltrattamento.

  • Il maltrattamento viene definito come lesioni sul bambino da parte dei genitori o di altre persone che si prendono cura del minore; lesioni fisiche, psicologiche, svalutazioni, umiliazioni o denigrazioni, che il bambino subisce in modo continuato nel tempo.
  • L’abuso sessuale consiste nel coinvolgere soggetti non maturi e dipendenti da figure adulte, in attività sessuali senza la loro completa consapevolezza o dar loro la possibilità di scelta.

L’ascolto del minore viene regolato dall’articolo 473 bis. 4, nel quale viene enunciato che il giudice procederà all’ascolto del minore nel caso in cui debba prendere provvedimenti in situazioni dove vi è il minore coinvolto.

Stalking, mobbing e danno psicologico

Lo stalking e il mobbing sono altresì delle aree in cui può incorrere il Consulente.

  • Lo stalking viene definito come una serie di comportamenti assillanti e persecutori che si ripetono nel tempo e che portano la vittima a provare fastidio e paura.
  • Il mobbing riguarda una situazione lavorativa di alta conflittualità dove vengono attuate azioni di alto contenuto persecutorio.

Per la loro identificazione vengono utilizzati sette parametri, per andare ad indagare le aree maggiormente coinvolte.

Per la valutazione del danno psicologico, oltre a colloqui con il soggetto, vengono effettuate misurazioni di tipo testistico per andare ad analizzare tutte le funzioni implicate.

Per qualunque richiesta e chiarimenti, contattaci senza impegno!

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